Lunedì sera qualcuno ha sparato da una palazzina della 219. Il proiettile ha sfondato la finestra di una casa distante quaranta metri e si poi conficcato in un mobile della cucina, sotto gli occhi di una mamma e dei suoi bambini.
Tragedia sfiorata a Castello di Cisterna, piccolo ma difficile comune del polo industriale di Pomigliano. Lunedì sera qualcuno ha sparato verso un appartamento abitato da marito, moglie e due figli piccoli. Il proiettile ha sfondato la finestra della cucina per poi andarsi a conficcare in un mobile.
Ed è stata un’autentica fortuna visto che in quel momento nell’alloggio si trovavano la padrona di casa e i suoi due bambini, di 13 e 10 anni. L’episodio si è consumato intorno alle ventidue, al piano terra del civico 35 di traversa Caravaggio, in via Madonna Stella, un serpentone di case e palazzine basse. All’improvviso nell’appartamento si è sentito un rumore netto. Quindi, l’istantaneo silenzio. Quando il proiettile ha bucato la finestra c’erano la signora e i suoi figli in cucina. L’allarme è stato immediato. Sul posto sono accorsi i carabinieri della stazione locale. Ovviamente i militari hanno subito dovuto registrare lo sgomento manifestato dalla famiglia che ha subito l’episodio. Ma la paura si è impadronita dell’intero vicinato.
Subito dopo i carabinieri hanno perquisito il vicinissimo complesso 219, il rione della ricostruzione. In base ai primi accertamenti sarebbe partito proprio da lì, dalle palazzine popolari di via De Curtis, il proiettile che per poco non ha creato un dramma tremendo. E grazie a una minuziosa perquisizione gli investigatori hanno trovato, nascosta nel vano ascensore di uno degli edifici della ricostruzione, una pistola calibro 7,62, cioè dello stesso calibro del proiettile rimasto conficcato nel mobile dell’appartamento di traversa Caravaggio. L’arma aveva il caricatore e sei cartucce. A ogni modo sarà necessario approfondire le indagini per capire se i due episodi, lo sparo nell’appartamento e il ritrovamento della pistola, siano collegati.
Nel comunicato diramato dai carabinieri non si fa esplicito riferimento a una pallottola vagante. Si scrive piuttosto che “ ignoti hanno sparato contro la finestra della cucina ” e che “ il colpo è stato esploso dall’alto verso il basso ”. Tutti elementi che lasciano ipotizzare un vero e proprio attentato. Il problema però è di capire contro chi. Secondo fonti attendibili l’appartamento colpito è di una famiglia tranquilla e riservata, senza particolari interessi in nessun campo. Accanto all’alloggio in cui s’è conficcato il proiettile abita e lavora, nella sua falegnameria, un consigliere comunale d’opposizione, Domenico Alaia, protagonista nella zona di dure campagne per la legalità.
Alaia negli ultimi anni è stato oggetto di attentati e minacce: percosse e proiettili in busta chiusa lasciati sull’uscio di casa. Comunque per il momento nessuno osa azzardare ipotesi sul movente del brutto episodio.
(Fonte foto: Rete Internet)