UICI Sant’Anastasia: a proposito del Centro Liguori

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L’UICI di Sant’Anastasia, interviene in merito alle questioni inerenti la Caserma dei Carabinieri e il Centro Liguori, chiarendo la propria posizione e sollecitando l’intervento dell’amministrazione comunale.

In merito alla questione Caserma dei carabinieri e Centro Liguori di Sant’Anastasia
si leggono in questi giorni notizie contrastanti che ci costringono a ricevere centinaia di telefonate da associazioni , giornalisti, e semplici cittadini che ci chiedono chiarimenti sulla questione e sulle nostre reali situazioni e posizioni.

Innanzitutto preciso che il Centro Liguori e’ attualmente Un Centro Polifunzionale destinato fin dalla sua nascita all’assistenza e riabilitazione di disabili ed infanzia a rischio sociale, in cui operano in regime di volontariato (senza compenso alcuno ) Associazioni pro disabili come “Annabella ” “Solidarte”, associazioni di disabili come “L’Unione Italiana ciechi ” o la “Real vesuviana” e infine la MIR, che si impegna per l’infanzia a rischio. Queste associazioni collaborano in progettualita’ che favoriscono non solo gli scopi delle categorie specifiche a cui sono dedicate ,ma soprattutto lavorano a lungo termine per l’integrazione ,l’inclusione e la tolleranza sociale.

Una delle nostre massime aspirazioni come cittadini appartenenti alle fasce deboli e’ anche quella di riuscire ad ottenere protezione e sicurezza , per cui la notizia dello sfratto dei carabinieri ci ha colpito negativamente in maniera molto sentita. Ritornando al Centro Liguori e senza voler commettere l’errore di essere approssimativi sulla piu’ o meno estensione degli spazi, l’Amministrazione nemmeno due mesi fa, rendendosi conto delle condizioni difficili (economiche e strutturali) in cui si svolgono queste attivita’, promise una maggiore attenzione alle attivita’ svolte dalle associazioni con potenziamenti alle progettualita’ sociali , nel frattempo, i sopralluoghi per la ricerca di una sistemazione ai C/c raggiungevano il centro Liguori e altre strutture in disuso, persino quelle edificate allo scopo di farne caserma con tanto di celle di detenzione ricevevano il sopralluogo.

La riunione dei capigruppo tenutasi Giovedì scorso concordava sul fatto che piu’ scelte erano possibili evitando di penalizzare il centro disabili. Purtroppo cosi’ non sembra essersi conclusa ,perche’ le associazioni sono state convocate dall’Amministrazione e dall’assessore al ramo per ragguagli sui dettagli delle trasformazioni, pur intercalando tra una obiezione e l’altra che la decisione non era ancora definitiva. In sintesi ,le trasformazioni previste porterebbero ad una perdita di spazi con conseguente perdita’ di attivita’ o sensibile riduzione, ovviamente a discapito delle uniche persone che altro non riescono a fare che godere dell’offerta dei servizi o soffrire della loro mancanza.

Noi Associazioni siamo deputate alla tutela degli interessi di chi non puo’ farlo , diamo voce ai deboli, gridiamo per loro e per le loro famiglie , facciamo quel che possiamo per rendere la nostra societa’ civile , perche’ nessuna societa’ puo’ definirsi tale se, quando c’e’ da rimetterci , nelle difficolta’ , si chiede sempre a chi non ha la possibilità di dire no.

Questo e’ quanto le Associazioni tengono a precisare , confidando nel buon senso della Nostra Amministrazione che sapra’ certamente trovare una soluzione a tutto questo senza penalizzare ulteriormente I disabili, ne quantomeno il nostro Corpo dell’arma dei carabinieri.