A Pollena Trocchia focus sulla violenza di genere

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L’Aula Falcone Borsellino ha accolto un momento di importante riflessione sulla violenza di genere nella giornata mondiale contro la violenza sulle donne.

 

La violenza sulle donne dai numeri altissimi, ancora una realtà troppo attuale. Sono oltre 100 all’anno quelli che ormai hanno un nome proprio: i femminicidi, vergognosa realtà che miete quasi una vittima ogni tre giorni. Stupro, stalking, molestia fisica, quella psicologica subdola e infima. Se ne è parlato anche a Pollena Trocchia nella giornata mondiale contro la violenza sulla donna. L’aula Falcone Borsellino dalle ore 17  era già gremita di ascoltatori pronti a un dibattito necessario a tenere sempre alto il faro dell’attenzione su un argomento presente e doloroso. Il comune di Pollena Trocchia, in collaborazione con L’Associazione Graffito d’Argento e Rosa Bianca, si è stretto in un momento di discussione che ha messo a confronto la giornalista e criminologa Francesca Beneduce, la sociologa Giuseppina Iorio, Tina Bianco presidente dell’associazione Rosa Bianca, che si batte contro  la violenza di genere e per la difesa dei diritti umani, la giornalista Teresa Lucignano, l’assessore alle pari opportunità del comune di Pollena Trocchia Margherita Romano, l’assessore alle politiche sociali Pasquale Fiorillo, il sindaco Francesco Pinto. In collegamento telefonico attraverso Rosa Bianca, si è potuta ascoltare la testimonianza di un padre separato che ha raccontato la sua esperienza mostrando l’altro lato della stessa medaglia, anche gli uomini subiscono, forse in numero minore, ma la violenza spesso riguarda anche loro, soprattutto in caso di separazione quando ci si scontra per l’affido dei figli. Importante il tassello aggiunto dall’assessore Pasquale Fiorillo che ha comunicato che il centro antiviolenza di Pollena, molto attivo sul territorio, parteciperà all’avviso regionale S.V.O.L.T. E. che consentirà di accompagnare chi vi si rivolge, verso percorsi di tirocinio formativo, con l’obiettivo di inserire le vittime nel circuito lavorativo. Un punto di riferimento è importante, individuare una mano di cui fidarsi per uscire da un tunnel: «Trovate una persona seria, di riferimento -ha aggiunto la dottoressa Beneduce- alla quale raccontare le eventuali violenze, che non sono solo fisiche. Bisogna educare dalla scuola, non solo i bambini ma anche i genitori. Noi oggi deficitiamo di punti di riferimento seri»

Proprio i bambini sono stati felicemente partecipi della serata. L’Istituto Comprensivo Donizetti ha aderito con poesie e cartelloni, lavori che hanno dimostrato quanto sia essenziale parlare, confrontarsi. Presenti anche gli studenti dell’Istituto Alberghiero Tognazzi De Cillis, che hanno accolto i partecipanti all’ingresso.

Nonostante la serata dal freddo intenso, in tanti hanno seguito la fiaccolata silenziosa partita al termine dell’incontro che dal comune giungeva in Piazza Amodio, terminando presso la sede dell’associazione al Corso Umberto 1°. Importante il sostegno di ogni partecipante, come il nucleo di protezione civile Fire Fox sempre presente alle iniziative che coinvolgono cittadini e istituzioni, la Croce Rossa, il gruppo Sanitalia, la collaborazione del promoter Giuseppe Romano. Essenziale il messaggio dell’assessore Margherita Romano: «C’è bisogno di tenere alta l’attenzione anche da parte delle istituzioni. C’è bisogno di norme più severe, di educare i bambini al rispetto, E soprattutto che l’attenzione sia alta sempre non solo il 25 novembre»