Dicotomie Visive: la mostra del pittore Alfredo Troise

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Il pittore Alfredo Troise, artista particolare, innovativo e geniale finalmente espone nella città in cui è cresciuto: Arzano, con la mostra “Dicotomie Visive”: vernissage che si inserisce nella cornice di cultura ed arte promossa all’interno del territorio locale.

Alfredo Troise, affetto dalle sindrome di Gilles de la Tourette presenta il proprio lavoro e la sua capacità artistica in un percorso che vedrà le sue opere esposte nell’aula magna del plesso scolastico Don Geremia Piscopo in via Napoli, ad Arzano venerdì 9, sabato 10 e domenica 11 dalle 18:30 alle 21:00. Sarà possibile sul luogo incontrare l’autore stesso e ammirarne le opere, allietati da un piacevole sottofondo musicale.

L’iniziativa artistica è promossa dall’associazione “Liberamente” presieduta da Simone Paride Russo. Venerdì 9 dicembre alle ore 18:30, il presidente Russo introdurrà un dibattito sull’iniziativa, moderato dal giornalista Mimmo Caiazza.

 “Lotte interiori e affanni, io vivo fra due energie molto forti– afferma l’artista– una legata ad una sindrome l’altra, all’esigenza di esprimermi pittoricamente cercando di esorcizzare e convogliare tutti i disturbi e l’esplosività che la sindrome di Gilles de la Tourette mi comporta.

Gli occhi che rappresento e i volti sono quelli delle persone comuni pronte a redarguirmi ad una mia esclamazione volgare legata alla Coprolalia (turpiloquio)- spiega Troise– Gli sguardi poco clementi e le occhiatacce sdegnose della gente comune, essere continuamente osservato ed additato come un oggetto misterioso od un fenomeno da baraccone, mi porta ad essere ossessionato nel riprodurre occhi e sguardi, che a loro volta sono gli stessi miei quando scruto il mondo la gente quando mi lancio nella giungla metropolitana che mi attanaglia e mi tiene in costante autodifesa- conclude poi l’artista– ed in guardia dagli atteggiamenti poco gentili del popolo, pronto a voltarsi ogni qual volta un tic motorio o verbale è pronto a farsi sentire”

L’arte, come la lettura, anche se passiva non nuoce, anzi crea benefici.

L’artista: Alfredo Troise, classe 1976, originario di Napoli centro ma cresciuto ad Arzano, periferia priva di sfoghi, servizi e strutture. Una cittadina che non vuole smettere di essere ancora “paese” e che “consuma” i suoi figli.

Eppure, la noia, il degrado, la diffidenza, la controcultura violenta e deviata dell’area a nord di Napoli non hanno scoraggiato l’estro di Alfredo, anzi, questi elementi sono stati per lui fonte di ispirazione. Un artista e uomo complesso, un pittore che disegna occhi struggenti che scrutano e analizzano la società. Occhi che raccontano di tutto e che ti guardano con interesse e amore, e che mai mettono in soggezione.

Un artista che non nasconde una sua peculiarità: la sindrome di Gilles de la Tourette, malattia che comporta disordine neurologico caratterizzato dalla presenza di tic motori e fonatori incostanti, talvolta fugaci, altre volte cronici, la cui gravità può variare da estremamente lievi a invalidanti. Alfredo non controlla il turpiloquio, come non lo controllavano geni come Mozart e Molière.

La sua condizione invalidante non ha scalfito la sua arte, che da anni è apprezzata a Napoli, in Campania e in altre Regioni. Il suo è un curriculum di tutto rispetto, e vanta decine di mostre, tra cui finalmente sarà inserita anche “Dicotomie Visive”