Un militare commmissario ai siti che dovevano essere chiusi mentre si pagano milioni di euro all’Unione Europea .
Basterà un Generale di Brigata a farci risparmiare milioni di euro per le discariche non chiuse ? Gira e rigira c’è bisogno di stellette e ordine per alleggerire il Paese di 56 milioni di euro all’anno per multe da pagare all’Unione Europea. In giro per la Penisola ci sono ancora 133 siti non a norma. Luoghi odiosi dove vengono scaricate ogni giorno tonnellate di rifiuti. Una piccola, grande grana che da due anni fa volare a Bruxelles milioni di euro sottratti alle tasche dei contribuenti. Calabria, Campania, Abruzzo, Veneto, Sicilia non sono state capaci di mettere fine al più grande scempio territoriale degli anni ’90 . Ha pensato bene ,allora, il governo di nominare Donato Monaco, Generale di Brigata della Forestale, Commissario alle discariche? Il fronte ambientalista è poco entusiasta, ma se può servire, va bene anche un’autorità militare. L’alto graduato, tra l’altro, è pronto ad indossare le stellette dell’Arma dei carabinieri, in virtù dell’accorpamento della Forestale all’Arma e militarizzando i vecchi berretti verdi. Le discariche attive sono diminuite, ma Roma ha già pagato una sanzione forfettaria di 40 milioni di euro.I proclami ambientalisti si stanno rivelando lenti e poco efficaci. La buona volontà non soddisfa l’Europa che conta, la quale continua a tenerci a bada. Le sfuriate contro i tecnocrati non hanno sortito effetti. Ci voleva qualcosa in più. E lì non solo incassano fior di quattrini, ma chiedono a più riprese carte e documentazione seria attestante la chiusura delle discariche. Ma anche le nostre carte hanno vita grama. E’ passato poco più di un mese dall’invio alla Commisione europea degli ultimi incartamenti prelevati dalle Regioni peccatrici. Per 58 discariche sono addirittura scaduti i termini per la cessazione delle attività senza che nulla sia accaduto. La nomina del Commissario, fanno sapere da Roma, non è punitiva nei confronti delle Regioni. Vuole essere uno strumento di accelerazione per riconsegnare ai cittadini aree mortificate da anni di abbandono e incuria. E i Governatori liberamente eletti? I loro poteri sanciti in decine di provvedimenti e codicilli? Il Generale – Commissario li accompagnerà verso una soluzione del problema, dice il Ministro dell’Ambiente che ha proposto Monaco, rappresentando un forte segnale dell’impegno italiano verso l’Europa. E guai a lamentarsi nel dover obbedire a ordini che, tradizione vuole, non si discutono.
(Fonte foto: Rete internet)