Dramma call center: fumata grigia dal tentativo di salvataggio dei lavoratori Gepin

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Ieri nulla di fatto dalla trattativa. Oggi si replica. Si chiude il 3 agosto.   

 

La distanza è ancora incolmabile tra i sindacati e le aziende che dovrebbero ( ma il condizionale è ancora d’obbligo ) rilevare e quindi salvare dal licenziamento i 220 lavoratori del call center Gepin di Casavatore, chiuso da due mesi. Ieri il primo giorno di trattativa al ministero dello Sviluppo Economico sul tentativo di salvataggio è infatti terminato con un nulla di fatto. Le parti si rivedranno oggi. E se le cose dovessero mettersi male anche in questa seconda giornata di confronto ci sarà tempo fino a mercoledi 3 agosto per trovare una quadra che al momento appare quasi impossibile. Stando almeno alle richieste delle aziende che dovrebbero ricollocare i lavoratori non ci sono margini. Le imprese chiedono sacrifici sul fronte dei diritti, dei salari e dell’organizzazione di lavoro irricevibili per le organizzazioni di categoria ma soparattutto per i lavoratori stessi.