Gepin Casavatore: fumata nera dal Mise. E i lavoratori occupano il ministero

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Gepin, l'occupazione simbolica del Mise
Gepin, l'occupazione simbolica del Mise

Ieri protesta simbolica dopo l’ennesima delusione. 

 

Per i 220 lavoratori licenziati dal call center Gepin Contact di Casavatore l’unica buona notizia emersa ieri sera dal ministero dello Sviluppo Economico è che non è terminata la trattativa di ricollocazione con Ecare, cioè con l’azienda che rileverà la commessa Poste Italiane un tempo assegnata al call center napoletano. Il prossimo incontro ministeriale si terrà il prossimo 21 giugno. A ogni modo ieri per i 220 addetti partenopei finiti in mobilità la delusione è stata enorme. La vice ministro allo Sviluppo, Teresa Bellanova, che sta seguendo dal primo momento la vertenza, intorno alle undici di ieri sera ha comunicato ai lavoratori e ai sindacati che, nonostante il pressing del governo, Ecare non garantisce i volumi di lavoro sufficienti a ricollocare tutti gli ex Gepin della sede di Casavatore. La stessa Ecare avrebbe esuberi al suo interno per cui l’azienda preferisce dare garanzie occupazionali prima di tutto ai suoi dipendenti. A quel punto io lavoratori di Napoli non hanno potuto contenere la loro rabbia. Hanno occupato per ore il parlamentino del ministero dello Sviluppo. Soltanto stamattina sono rientrati a Napoli.