Il sospetto dell’amianto nei campi di patate di Acerra: la procura convalida il sequestro della municipale

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I terreni sequestrati in via Tappia ad Acerra

I pm di Nola danno il via al procedimento penale per i terreni di via Tappia.   

 

I terreni coltivati a patate di via Tappia, grandi complessivamente più di due campi di calcio, erano stati sequestrati in via preventiva il 18 luglio scorso dalla polizia municipale di Acerra, dopo la segnalazione dell’ambientalista Alessandro Cannavacciuolo. Sigilli messi in via cautelativa e in attesa della decisione della procura di Nola. Decisione che ieri è stata convalidata dai pubblici ministeri del presidio giudiziario nolano. Dunque, i campi, per i quali si sospetta la presenza di amianto sbriciolato e mescolato al terreno, restano sequestrati: l’indagine è avviata. Ora si attiva un meccanismo che in base alle nuove disposizioni di legge potrebbe arrecare conseguenze penali di non poco conto ai proprietari dei terreni. Purtroppo però le conseguenze ambientali non sono state evitate.  Il 18 luglio scorso infatti  la polizia municipale non ha fatto in tempo: le patate cresciute in quella che le autorità sospettano sia l’ennesima discarica tossica sono già state raccolte prima dell’arrivo dei caschi bianchi. Hanno preso da giorni la strada che le ha portate dritte ai mercati. I terreni sospetti si trovano in località Tappia, periferia contaminata al confine con i comuni di Afragola e Caivano, piena Terra dei Fuochi. Qui è lo stesso comune a parlare addirittura di “probabile presenza di amianto”, amianto sbriciolato e gettato tra i solchi dei campi coltivati. Tonnellate di scarti sversati e poi arati durante la lavorazione dei terreni destinati alla produzione di alimenti primari. E si tratta di terreni vasti. Il sequestro interessa oltre 20mila metri quadrati di spazi, un’area enorme. Nel frattempo restano bloccati i lavori di riqualificazione ambientale di via Pioppitelli-Nuzzo, dove qualche giorno fa gli ecologisti locali hanno scoperto l’ennesimo sfregio: cumuli di amianto, eternit, ammassato, sbriciolato, incendiato alle spalle di decine di abitazioni e proprio accanto a un altro campo coltivato. E’ stata trasmessa una denuncia alla procura della Repubblica di Nola sull’appalto di riqualificazione di questa arteria molto lunga ma tutta costellata di rifiuti.