Pomigliano, consigliere Cinque Stelle aggredito: interviene Luigi Di Maio

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Il vicepresidente della Camera invita il sindaco Russo a placare gli animi. Il primo cittadino: “pentastellati eversivi “.

 

Ieri un consigliere comunale di Casalnuovo del Movimento Cinque Stelle, Christian Cerbone, è stato aggredito fisicamente da un sostenitore del sindaco Russo, subito dopo aver assistito a una seduta del consiglio comunale di Pomigliano. Cerbone ha denunciato tutto ai carabinieri. Intanto sulla vicenda è intervenuto il vicepresidente della Camera, nonché leader nazionale del Movimento Cinque Stelle, Luigi Di Maio.                    ” Il sindaco – premette Di Maio – aveva anche definito “imbecille” un nostro consigliere comunale. In ogni caso – aggiunge – a Christian va tutta la mia solidarietà e vicinanza. A Pomigliano c’è un clima di intolleranza verso il M5S da parte della maggioranza, un clima che va oltre la dialettica democratica e l’episodio di intolleranza di ieri è l’ennesimo di una lunga serie di intimidazioni che il Movimento subisce. Tra l’altro l’aggressore di ieri è lo stesso che nel 2009 mi aggredì in una convention pubblica, perché avevo fatto alcune domande ai candidati alle europee “. Quindi, la richiesta a Russo: ” Gli chiedo di riportare il dibattito politico nei binari della dialettica democratica e di porre fine alle offese ai consiglieri di minoranza “. E al presidente del consiglio comunale, Maurizio Caiazzo: ” per legge dev’essere garante di tutti i gruppi consiliari ”. Articolata la replica di Russo. ” L’atteggiamento dei consiglieri del M5S determina ormai l’impraticabilità del consiglio comunale – sostiene il sindaco – in particolare il capogruppo Dario De Falco ha trasformato l’assise cittadina in una sceneggiata: non rispetta le regole, non ascolta i richiami del presidente. Sabato abbiamo terminato il consiglio comunale alle quattro del pomeriggio per le loro continue interruzioni, che hanno l’unico scopo di rafforzare l’elemento eversivo “. Sull’insulto al consigliere Cioffi il sindaco sintetizza così: ” Dicono che io abbia chiamato “imbecille” il consigliere Cioffi. Non ricordo di aver usato tale termine e nel caso non rammento a chi fosse rivolto ma ritengo che “imbecille” sia una carezza rispetto agli inqualificabili appellativi da denuncia immediata che il M5S rivolge a me fin dalla campagna elettorale. Si provi a chiederla a un uomo di legge la differenza tra rivolgersi ad una persona per bene chiamandolo “imbecille” o “camorrista” “.