Tabaccaia rapinata da un commando di giovani in pieno giorno, in via Carmine Guadagni.
I guaglioni della rapina facile non si fermano nemmeno davanti ai cadaveri degli innocenti. Si perché ieri, a pochissima distanza dal luogo in cui è stato ucciso l’immigrato eroe Anatoliy Korol, c’è stata un’altra rapina a mano armata. Ne ha fatto le spese la proprietaria di una tabaccheria, fatta scendere dalla sua auto e bloccata con le cattive, sotto la minaccia di una pistola, da un commando giunto a bordo di due scooter e di un’auto. Fortunatamente per la donna c’è stato solo un grande spavento e nulla più. Nessuno si è fatto male ma la tabaccaia è stata costretta a consegnare ai criminali l’incasso del suo negozio, circa 7mila euro. Il tutto è avvenuto poco dopo le dieci del mattino, in via Carmine Guadagni, una traversa del centro vecchio di Pomigliano. La rapina, però, è praticamente iniziata in via Mauro Leone, dove c’è la tabaccheria, che dista appena ottocento metri dal supermercato di Castello di Cisterna in cui la sera del 29 agosto ha trovato la morte Anatoliy Korol. Da qui, dalla tabaccheria, ubicata sul tracciato della storica nazionale delle Puglie, un passo dai rioni del degrado di Castello di Cisterna, i guaglioni della rapina a mano armata hanno iniziato a seguire la titolare del negozio, nel frattempo uscita per raggiungere la banca in cui doveva depositare l’incasso dell’esercizio. La donna ha preso l’auto e si è diretta verso il centro di Pomigliano. Dopo aver svoltato per la prima volta, in via Guadagni, un’auto le ha rallentato bruscamente la corsa: una frenata strana, avvenuta in assenza di traffico. A quel punto quattro giovani a bordo di due scooter hanno praticamente bloccato la vettura della commerciante. Uno di loro è sceso dal mezzo e con il calcio della pistola le ha frantumato il vetro del lato guida della macchina. Il criminale ha quindi afferrato bruscamente la signora ordinandole di cacciare i soldi. Sotto la minaccia della pistola puntata sul viso la donna ha ceduto ed ha consegnato il danaro. E il gruppo di rapinatori si è dileguato in pochi secondi. Indagini difficili. In base alle prime ricostruzioni i delinquenti hanno agito a volto coperto. Tutto qui. Si spera che il sistema di videosorveglianza di cui la città di Pomigliano è dotata abbia potuto filmare qualcosa. Da mesi l’area compresa tra Pomigliano e Marigliano, proprio lungo il tracciato della vecchia Nazionale delle Puglie, si trova sotto il giogo delle bande. Varie le rapine a mano armata mese a segno su questo percorso. La penultima, quella di Castello di Cisterna, è finita tragicamente, con l’uccisione a colpi di pistola del muratore ucraino 38enne Anatoliy, che aveva tentato di fermare i malviventi, i fratellastri Gianluca Ianuale e Marco Di Lorenzo Ianuale. Due giovani che abitano proprio lì, a Castello di Cisterna, di fronte al supermercato della rapina.