Bocciata la proposta Pd-UdC. L’assessore all’Ambiente Graziani: «Non è necessaria la coccarda “Terra dei Fuochi” per accedere ai fondi per la bonifica dei territori».
«La richiesta dell’adesione al Patto per la Terra dei Fuochi era una proposta seria ma l’amministrazione Abete vive nel profondo oscurantismo. Pur di non accettare un’idea dell’opposizione, si perde l’occasione di poter reperire fondi da utilizzare per la bonifica del territorio».
E’ il commento di Paolo Esposito, consigliere comunale dell’UdC a seguito della bocciatura in pubblica assise della proposta avanzata insieme al Pd a sottoscrivere il Patto per la Terra dei Fuochi per la bonifica delle località inquinate e la promozione della gestione integrata del ciclo dei rifiuti, tema del quale se n’è discusso qualche settimana fa in un convegno ad hoc organizzato proprio dai democrat. Nel corso del consiglio comunale, Giuseppe Maiello (Pd) ha asserito che «Sant’Anastasia qualche problema di natura ambientale ce l’ha e lo dimostra il lavoro di giornalisti e diversi gruppi di cittadini. Noi consiglieri comunali rappresentiamo la collettività e dobbiamo salvaguardare la salute dei cittadini, facendo ricorso a tutti gli strumenti utili. Per questo è necessario reperire i fondi sovra comunali e bonificare il territorio».
La proposta è sembrata allettante a Carmine Capuano (PSI) che ha parlato della necessità di cogliere ciò che di positivo c’è dalla mozione illustrata in consiglio da Raffaele Coccia (Pd): «Se c’è la possibilità di avere fondi per bonificare le terre, come ad esempio i nostri alvei, alcuni dei quali versano in condizioni preoccupanti, ben venga». La consigliera di “Sant’Anastasia in volo”, Rosaria Fornaro, invece, ha avanzato la proposta di istituire un registro delle aree interessate da abbandono e rogo dei rifiuti così come prevede la legge regionale 20 del 9-12-2013, ai sensi dell’articolo 3.
Nel corso della discussione, animata a sprazzi da toni alti e concitati, è intervenuto anche l’assessore all’Ambiente, Giancarlo Graziani, il quale ha affermato che «Sant’Anastasia non merita di avere l’etichetta “Terra del Fuochi”» e chiosato che «si possono ottenere lo stesso i finanziamenti anche per altre vie: il 2 marzo scorso, ad esempio, la Prefettura ci ha chiesto un progetto statistico all’interno del quale bisogna andare ad individuare discariche e sversamenti abusivi. A comunicazione avvenuta, la Prefettura stessa ci dirà il finanziamento di cui il Comune potrà godere indipendentemente dall’adesione al patto della terra dei fuochi. La proposta della Fornaro, inoltre, mi sembra quindi opportuna, perché presenteremo un report delle aree che sono ammalorate».
Da qui la replica di Capuano: «Il problema che ha chi amministra è trovare fondi per rimuovere i rifiuti. Tutti diciamo che vogliamo il bene della collettività ma poi non si riesce a trovare una quadra. Chiedo se la proposta di Fornaro è in alternativa a quella di Pd ed UdC è un’integrazione a quella avanzata da Pd ed UdC perché in caso sembra una questione di principio, di ripicca. Non ce la faccio più ad assistere a consigli comunali così svolti, ma penso che ognuno debba fare il proprio esame di coscienza ed assumere atteggiamenti diversi, se no, non si va da nessuna parte. Se l’obiettivo è quello di non andare da nessuna parte, ci stiamo riuscendo benissimo tutti. Dalla maggioranza all’opposizione, dall’amministrazione al consiglio comunale, perché siamo impantanati e non si riesce ad affrontare nessun problema nei termini in cui deve essere affrontato e non è serio nei confronti della cittadinanza. A questo balletto non ci sto e mi astengo dal voto».
L’assessore Graziani ha, infine, replicato a Capuano ribadendo che «l’adesione al patto è anacronistico e sconveniente: non è necessaria la coccarda terra dei fuochi per accedere ai fondi». Messa ai voti, la proposta di Rosaria Fornaro è stata approvata con otto voti favorevoli (maggioranza), tre contrari (Pd ed UdC) ed un astenuto (PSI), mentre quella firmata da Pd ed UdC è stata bocciata con otto voti contrari, tre favorevoli (Pd ed UdC) ed un astenuto (PSI).
A margine del consiglio, il segretario del circolo del Pd Grazia Tatarella ha dichiarato testuale: «Oggi è andato in scena un teatrino vergognoso perché tutto quello che è stato messo in piedi è stato fatto per un principio, perché era una cosa proposta da noi e non partita da loro. L’amministrazione Abete si è dimostrata incapace per non aver aderito in passato al Patto della Terra dei Fuochi e per aver perso l’opportunità di avere fondi che potevamo usufruire aderendo a quel patto. Questa è una bocciatura che va innanzitutto contro il paese e non solo contro l’opposizione».
Altri punti all’ordine del giorno approvati in consiglio comunale sono stati la mozione per la realizzazione di una piscina comunale presentata dal consigliere Mario Trimarco (“Sant’Anastasia in volo”), diversi riconoscimenti di debiti fuori bilancio tra i quali quelli dell’Amav, municipalizzata adibita alla raccolta dei rifiuti sciolta dall’amministrazione Esposito, mentre è stato approvato all’unanimità il nuovo regolamento sul funzionamento del consiglio comunale.