Sant’Anastasia, «profumo» di arte e letteratura da «Francesco Magnetta concept»

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Vincenzo Di Segni, Francesco Magnetta, Riccardo Di Salvo

13686629_10206759848051562_4433045334349514397_n Giovedì 21 luglio, alle 19, 30, la profumeria Magnetta di via D’Auria si fa ancora una volta salotto letterario, ospitando la seconda edizione del premio «Martin Heidegger», con il patrocinio del Consiglio Regionale della Campania, quello di Action Trade Italia e con uno sponsor d’eccezione: Viral Perfume rare essence. Interverranno gli scrittori Riccardo Di Salvo e Vincenzo Di Segni, Carmine Esposito, medico e già sindaco di Sant’Anastasia, Luigi De Simone, neuropsichiatra e anima dell’associazione «I Giocondi».

 

Parlare d’amore, di cibo, di filosofia, di libri da sfogliare, gustare; di aromi ed essenze, di odori che, nella letteratura, hanno da tempo immemorabile giocato un ruolo mai di secondo piano. Dar vita ad un salotto, mai d’élite ma aperto a tutti, nel quale ci si confronta sulle parole, sull’arte, sul senso stesso delle emozioni che una pagina scritta, per chi sa apprezzarla, sa e può regalare. Tutto ciò può accadere, anzi si può ripetere. Basta partecipare alla serata che alle 19, 30 di giovedì 21 luglio, ha organizzato la profumeria «artistica – letteraria» di Francesco Magnetta per la seconda edizione del premio intitolato al filosofo tedesco Martin Heidegger, uno dei maggiori esponenti dell’esistenzialismo.

Carmine Esposito
Carmine Esposito

Sponsorizzato da Viral Perfume rare essence, con il patrocinio del Consiglio Regionale della Campania, l’evento vedrà la presenza di Carmine Esposito e Luigi De Simone. Gli scrittori che animeranno questa seconda edizione con tema «Amore, Psiche e Cibo» sono Riccardo Di Salvo e Claudio Marchese, autori del romanzo «Il Pescatore di Kalkan» per le edizioni Croce. Durante la serata ci sarà però anche Vincenzo Di Segni, autore di «La Cena di Audrey» disponibile in profumeria oppure online in versione e-book. E sarà proprio Di Segni a tenere la relazione di Viral Perfume, una scelta quanto mai opportuna giacché proprio il suo libro ha ispirato il progetto «La forma dell’olfatto» che riscopre il binomio profumo – letteratura, connubio inscindibile, dall’antichità ai giorni nostri.

Luigi De Simone
Luigi De Simone

Qualche esempio? Pensate al contadino delle «Nuvole» di Aristofane, agli odori che percepisce pungenti la prima notte di nozze. All’aroma che la Dulcinea di Don Chisciotte, nelle pagine di Cervantes, ha per il suo innamorato: lo stesso che è quasi un fetore per lo scudiero; Pensate a Emma Bovary che nel racconto di Flaubert socchiude gli occhi per meglio sentire il profumo, misto di vaniglia e limone, del suo amante. Pensate alla fragranza della «madeleine» di Proust, ai racconti immaginifici del vate D’Annunzio in cui si ritrovano costantemente riferimenti ai profumi, nelle opere e nelle lettere alle amanti;  al «Profumo» assassino di Suskind e, perché no, al «sciauro» degli arancini del commissario Montalbano del prolifico Camilleri. Ma tanti, tantissimi, infiniti, sono ancora gli esempi.

Le opere scelte per la serata di giovedì 21 hanno entrambe un protagonista: l’amore. In «Il pescatore di Kalkan – Odissea di Sicilia», Ulisse è islamico e si chiama Zorayr, un umile pescatore che da Kalkan arriva in Sicilia.  L’opera sarà adottata per le scuole superiori e il professore Riccardo Di Salvo, siciliano, vi ha profuso autenticità descrittiva e bellezza con uno stile inconfondibile del quale si avverte quasi il profumo, nelle pagine dove si alternano linguaggio colto e mediatico, folklore e simbolismo. In «La cena di Audrey», Di Segni fa dell’introspezione il filo conduttore e, nelle pagine, si percepisce fortissimo il legame dionisiaco tra cibo ed eros.