Interventi di restauro e scavi in corso che consentiranno l’accesso laterale alla chiesetta del quattordicesimo secolo.
Restauri in corso a Santa Maria del Pozzo. Ma soprattutto scavi che consentiranno l’accesso laterale alla Chiesa sotterranea del XVI secolo, consentendo così ai visitatori l’accesso laterale alla struttura sulla quale fu costruito nel corso degli anni l’attuale complesso monumentale.
«Lo scavo archeologico – dice il direttore dei beni culturali di Santa Maria del Pozzo, Emanuele Coppola – si è reso necessario per liberare l’ingresso laterale così da consentire una maggiore areazione e una fruizione indipendente. Il primo saggio di quattro metri quadrati, condotto dall’equipe del professore Antonio De Simone (nello specifico hanno lavorato Ferdinando De Simone, Vincenzo Castaldo e Santa Sannino), ha rivelato numerosi cocci di epoca tardo – rinascimentale, parti appartenenti alle edicole della facciata e, molto importante, i vari strati di cenere e lapilli vulcanici che certificano le eruzioni degli ultimi cinque secoli».
Lo scavo si fermerà una volta raggiunto il livello di calpestio della chiesa sotterranea, permettendo così l’accesso laterale. «Ma sarebbe interessante indagare più a fondo, chissà!» – dice Coppola.