Strumenti anti bullismo: alla Leone di Pomigliano l’accesso ai bagni è per fasce d’età

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La preside Anna Oragano: « Fenomeno nella normalità , non siamo una scuola di trincea »  

 

Nella scuola media Mauro Leone l’accesso al bagno degli alunni è diviso per fasce d’età. Dunque, ad ogni età è stato assegnato un orario per l’espletamento dei bisogni naturali. Proprio così, si tratta di una misura di prevenzione anti bullismo che potrebbe apparire drastica e che sembra difficilmente attuabile ma che è stata voluta già da qualche tempo dalla preside, Anna Oragano. Qui, alla Leone, la piaga della dilagante violenza minorile è infatti finita di recente sui giornali a causa di una storia emblematica che ha mescolato il cosiddetto “cyberbullismo” al bullismo “classico”, quello fisico, quello che si esprime a suon di botte: un ragazzino di tredici anni fatto picchiare selvaggiamente davanti alla scuola da ragazzi più grandi, provenienti da un vicino istituto superiore. Un “agguato” consumato grazie a un ordine impartito con il telefonino, da un compagno di classe della vittima predestinata, attraverso la chat del gruppo whatsapp degli alunni della media di via Manzoni, zona residenziale di Pomigliano, pieno centro a pochi passi dal municipio. Ieri la preside ha convocato a scuola la mamma del presunto “mandante” del pestaggio ma la donna non si è presentata a causa – secondo quanto fatto sapere dalla scuola – di impegni pregressi. Intanto la denuncia ai carabinieri dei genitori del ragazzino picchiato sta facendo uscire allo scoperto altri casi. Ieri due genitori di altrettanti alunni della Leone hanno scritto che i loro figli sono stati picchiati. Una bambina sarebbe stata pestata nel cortile della scuola e un bambino all’esterno, a pochi passi dal perimetro del plesso. « Ma perché i genitori non si rivolgono a noi ? », si chiede, tono dispiaciuto, la preside Oragano. La dirigente vuole spazzare via ogni dubbio circa questa che è ritenuta la scuola media più prestigiosa del territorio. « Non siamo affatto una scuola di trincea – tiene a precisare la preside – qui da tempo stiamo attuando una serie di misure anti bullssimo ». Tra queste c’è appunto, come conferma la stessa Oragano, anche quella di far entrare nei bagni solo gli alunni coetanei, per evitare il contatto tra più grandi e più piccoli. Accesso limitato ai bagni ma non solo. « Ci siamo già attivati da tempo – spiega la preside – con uno sportello di ascolto interno alla scuola, con un progetto denominato legalità e partecipazione e un altro di cittadinanza attiva. Tutti strumenti che coinvolgono il corpo docente, che da noi è sensibile e attento. Abbiamo anche un progetto contro il cyberbullismo e – anticipa la preside – il prossimo 5 dicembre ospiteremo il generale dell’esercito e consigliere regionale Carmine De Pascale, autore della legge regionale contro il bullismo ». Nel frattempo la dirigente precisa che “Leandro”, il tredicenne picchiato la scorsa settimana, è stato vittima del pestaggio giovedi mattina e che il giorno dopo, venerdi, si è regolarmente presentato in classe. « Venerdi ho informato i carabinieri – racconta ancora la preside – e stamattina ho ascoltato i genitori del ragazzo picchiato: si sentono confortati e tutelati dalla scuola ». Finora è emerso che il compagno di classe che avrebbe commissionato l’aggressione via chat è già stato segnalato mesi fa dai servizi sociali del Comune per aver sfondato con delle candele per automobili la nuova vetrata che cinge il parco pubblico, costata decine di migliaia di euro. Per quanto riguarda invece i tre picchiatori, uno è uno studente del vicino istituto tecnico industriale Barsanti. Un altro ha invece abbandonato l’istituto tecnico a 16 anni e il terzo sarebbe invece iscritto all’istituto tecnico commerciale Europa, sempre a Pomigliano. Sono tutti ex alunni della Leone.